domenica 28 febbraio 2010

Fra le montagne haitiane


La comunicazione telefonica ha grossi problemi, come sempre, e in questo periodo più che mai. Per fortuna che almeno gli sms riescono a passare...

Domenica 28 febbraio, ora italiana 01,30
Riesco a parlare con Elien Isac per pochi minuti; il mio francese purtroppo è un pochino stentato, ma Elien - che parla creolo, francese, inglese e spagnolo, come d'altronde molti haitiani - riesce fortunatamente a capirmi. Gli chiedo come vanno le cose; lui dapprima ci tiene ad esprimere un grazie di cuore da parte di Malaki ma Kongo Haiti a Malaki ma Kongo Italia per aver portato aiuti e per aver sensibilizzato ed attivato gli amici di Find the Cure, che saluta e ringrazia di cuore.
Cerco poi di capire quello che mi sta raccontando; purtroppo, complice l'ora tarda, dimentico di chiedergli di parlarmi in inglese, che avrei sicuramente compreso meglio! Provo comunque a concentrarmi per comprendere il suo racconto, e mi sembra di capire che sono riusciti ad andare a comprare del cibo da distribuire a Belle Fontaine. Non riesce a passarmi Masengo al telefono, perchè non sono insieme in quel momento. Mi dice di riprovare dopo un paio d'ore circa. Lo saluto e decido di riprovare più tardi.

Dopo vari tentativi, che si sono scontrati con la solita frase "La rete è attualmente satura, prego riprovate più tardi", non riesco più a prendere la linea, ma almeno via sms riesco ad accordarmi per ritentare la telefonata il giorno dopo.

Così per ora queste sono le novità pervenute con un sms di Daniele:
Domenica 28 febbraio ore 5.37 a.m ora italiana

Siamo scesi dalla montagna, impossibile descrivere. Villaggi, pietre, spiriti voodo, famiglie tante, bambini tantissimi. Abbiamo distribuito il riso e 200 famiglie e visitato altrettanti. Qualche tensione, ma tutto bene. La gente ha davvero fame. A essere ...sincero è stato davvero duro e faticoso fisicamente. L'anziana del villaggio ringraziando ha detto che nessun medico aveva mai messo piede prima in queste alture. Sa bene che sono isolati,"ci rivedremo", dice, "ma non in questa terra".

Domenica 28 febbraio, ora italiana 13,30
"Il camion dopo tre ore di strada di rocce si è fermato a un guado troppo profondo. Dalla montagna come un richiamo sono scesi in tanti, solo due muli, per le donne. Quattro ore di cammino, due nel fiume due ripidi per salire la montagna. Incredibile dove riescono a vivere, incredibile fin dove la terra ha tremato. Siamo arrivati a mezzanotte,distrutti, ognuno un sacco di riso sulla testa o i borsoni di farmaci. Erano tutti li, fuoco acceso tra capanne, ad aspettarci. Nonostante l’ora hanno cucinato il riso per tutti, dovreste vedere come lo hanno mangiato, sembrava il piatto più buono del mondo".

Domenica 28 febbraio, ora italiana 15,00
Riprovo a chiamare.
Ma i telefoni dei nostri amici non sono proprio raggiungibili...
Fra le montagne haitiane, la cui ripidità ha impressionato l'amico Daniele - che si è reso conto di persona di come questi luoghi inestricabili servirono da rifugio agli haitiani che fuggivano dalla schiavitù nei bui tempi delle sanguinose espansioni coloniali occidentali - anche le moderne tecnologie fanno ancora fatica ad arrivare...

Riproveremo più tardi, sperando di aver maggiore fortuna.

Restate con noi.

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